E a te lo hanno mai detto ” Sbagliando si impara ” ? E tu lo dici? Ma soprattutto. Ci credi davvero o lo dici solo per consolare?
Sbagliando si impara. Abbiamo mille dimostrazioni intorno a noi di quanto sia veritiero. Eppure, nell’era della tecnica, sbagliare è ammesso e accettato purché sia lontano da noi. Fuori dal nostro orticello. Non nella nostra casa. Men meno che al lavoro.
Lo accettiamo sì, questo sì, come forma di crescita. Ma preferibilmente a parole. E che riguardi qualcun altro.
E se succede all’interno della nostra sfera di influenza la tentazione, a volte neanche troppo celata, di far scattare una sanzione è tanta. Ma sì. Magari solo una piccola sanzione di incoraggiamento. Due vergate in amicizia.
Eppure ci dimentichiamo che tutta la nostra vita è fondata sugli errori. Su tentativi andati male. A cui poi, piano piano, sbaglio dopo sbaglio siamo arrivati a centrare il bersaglio. Aggiustando il tiro errore dopo errore.
Da quando scendi dalla culla per provare i tuoi prima passi. A quando cerchi di parlare con la ragazza che ti piace finendo col fare una figura barbina che gli amici non perderanno occasione per ricordarti. Per passare poi al mondo del lavoro.
Il mondo del lavoro. Una specie di universo parallelo all’insegna dell’efficienza e della massima produttività. Salvo poi scoprire gli altarini di un mondo che, anch’esso, procede tante volte per tentativi.
E allora 3 suggerimenti per avere un approccio costruttivo con l’errore:
- Avere pazienza
A volte sopravvalutiamo cosa possiamo fare in un anno e sottovalutiamo quel che possiamo fare in 10 anni. Imparare è una strada in salita, stretta e sconnessa. Non è una scampagnata. Prendiamo coscienza di cosa ci aspetta.
Pazienza. Ci vuole pazienza.
- Consapevolezza
Se vuoi crescere devi sbagliare. Se vuoi far crescere una persona devi lasciarla sbagliare. Solo provando con mano cosa non funziona puoi capire cosa funziona.
Come diceva Edison ” Non ho fallito. Ho scoperto 1999 modi su come non va fatta una lampadina. “
- Fiducia
Devi avere fiducia nelle tue possibilità. Non è che se sbagli è perché non sei capace. Sbagli perché non sei ancora capace. Non gettare la spugna. E questo vale ancora di più se a sbagliare è qualcuno vicino a te. Non colpevolizzarlo. Sostienilo.
E allora non sarebbe il caso di incoraggiare l’intraprendenza anziché stare sempre col dito puntato? La vita è una successione di momenti, occasioni e tentativi. Cerchiamo di renderla grandiosa. Senza farsi bloccare dalla paura.
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