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Massimiliano Carraro

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La cicala e la formica

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la cicala e la formica

E tu chi sei? Sei la cicala che canta e balla o sei la formica che si prepara per l’inverno?

Mi è sempre piaciuta la favola di Esopo. Mi è sempre rimasta impressa nella memoria. Mi immaginavo la scena.

Estate. La formica suda e fatica per fare provviste. La cicala invece fa la bella vita senza preoccuparsi per il futuro. Arriva l’inverno e la cicala si trova impreparata. Affamata ed infreddolita va a chiedere aiuto alla formica. La formica la guarda e dice: ” Io ho lavorato tutta l’estate per fare provviste. Tu cosa hai fatto? ” ” Ho cantato ” risponde la cicala. E la formica ribatte: ” E allora adesso balla “.

Cosa ci insegna questa favola:

  1. Devi prepararti al futuro

Se vuoi qualcosa lo devi costruire da te. Devi pensare tu al tuo futuro. Non puoi restare con le mani in mano perché prima o poi arriverà il tuo inverno. Inutile confidare nella buona sorte. I colpi di fortuna capitano solo a chi li cerca col lumino di notte.

Assumiti la responsabilità del tuo futuro. Lavora duro e con costanza.

  1. Nessuno ti darà una mano

Non puoi fare affidamento sull’aiuto degli altri. Ognuno ha i suoi problemi.

“Bastona il cane che affoga” dice un detto. Triste ma è la realtà. Quando sarai in difficoltà scoprirai la solitudine. Goditi la compagnia fin che hai il vento a favore ma non ti ci abituare.

Il suggerimento che Esopo ci vuol dare, secondo me, è di prepararsi al peggio. Goditi il viaggio fin che puoi. Ma sappi che il tuo destino è nelle tue mani.

Nel bene e nel male.

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